2 Ottobre 2025

L’indagine sui tempi e sulla qualità della progettazione delle scuole pubbliche, commissionata dal Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. e realizzata da Cresme Europa Servizi evidenzia che, almeno nel caso degli edifici scolastici di ogni ordine e grado, l’utilizzo del concorso di progettazione non comporta un allungamento dei tempi.
Lo studio – dal titolo “DOPO IL PROGETTO. INDAGINE SUL VALORE DELLA QUALITÀ DELLA PROGETTAZIONE NELL’OPERA PUBBLICA. IL CASO DELLE SCUOLE” – ha analizzato opere sopra e sotto i 5,5 milioni di euro, realizzate tra il 2015 e il 2024, prendendo in esame 300 bandi: 100 concorsi di progettazione con incarichi successivi affidati al vincitore, 100 gare di progettazione e 100 appalti integrati.
In media, la fase di progettazione dura 2,6 anni con i concorsi, 3,2 anni con le gare di progettazione e 3,6 anni con gli appalti integrati. Questo significa che i tempi dei concorsi sono inferiori del 28% rispetto agli appalti integrati e del 19% rispetto alle gare di progettazione. Per quanto riguarda la fase di esecuzione dei lavori, nelle scuole progettate tramite concorso servono in media da 1,8 a 2,3 anni, contro 1,5–2,5 anni per gli appalti di servizi e 1,9–2,1 anni per gli appalti integrati. È bene notare, tuttavia, che le scuole realizzate tramite concorso hanno dimensioni maggiori (circa +30%) rispetto a quelle costruite con appalto integrato.
Nel complesso, i tempi di realizzazione non sono brevi, ma il concorso mantiene prestazioni competitive: le scuole completate con questa modalità richiedono in media 5,6 anni, contro 6,5 anni per le gare di progettazione e 5,7 anni per gli appalti integrati.
Ai tempi totali vanno poi aggiunti quelli definiti dallo studio come “altri tempi”, che comprendono le fasi di affidamento dei lavori, stipula del contratto e altri passaggi burocratici. Per l’appalto integrato questi tempi sono inclusi nella progettazione, mentre per i concorsi durano circa sei mesi, e otto mesi per le gare di progettazione. Considerando anche queste fasi, il concorso risulta sostanzialmente competitivo con l’appalto integrato.
Infine, l’analisi ha esaminato anche gli scostamenti di costo rispetto alle previsioni iniziali: le variazioni sono state in media del 18,9% nei concorsi, del 19,7% nelle gare di progettazione e del 15,8% negli appalti integrati.
Dalla ricerca emerge quindi un importante risultato: una chiara differenziazione tra le tipologie di appalto dimostra in particolare l’efficienza del sistema dei concorsi di progettazione sotto il profilo della riduzione dei tempi necessari al processo realizzativo delle opere, nonché sotto il profilo della loro qualità. Per questi motivi da sempre il CNAPPC promuove l’utilizzo del concorso di progettazione che rappresenta una procedura fondamentale per selezionare progetti di architettura di qualità in coerenza con le necessità sociali, economiche e formali di ogni opera pubblica e privata, nel rispetto dei tempi della sua realizzazione.
La ricerca “Dopo il progetto” è stata presentata il 24 settembre scorso nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’intero documento “DOPO IL PROGETTO“.



